
Incontro positivo quello svolto ieri, martedì 15 marzo, a Roma in occasione della Conferenza dei Servizi sulla bonifica da amianto del Sito di interesse nazionale di Casale Monferrato.
«Durante la riunione – ha spiegato l’assessore all’Ambiente, Vito De Luca – il Ministero dell’Ambiente ha ricordato il momento difficile, dal punto di vista finanziario, che si sta attraversando. Ma ha anche sottolineato l’importante lavoro che sta svolgendo Casale Monferrato per la bonifica da amianto. Per questo motivo si è impegnato a trovare fondi sufficienti per l’immediato futuro».
La risposta inerente il finanziamento dovrebbe già giungere tra un paio di mesi, ossia in occasione della conferenza decisoria, ma nel frattempo un’altra importante notizia è stata appresa: «La Regione Piemonte, anch’essa presente alla conferenza dei servizi – ha detto l’assessore De Luca -, ci ha comunicato che, grazie al reperimento di alcune economie, verserà a breve per il progetto amianto casalese 740 mila euro».
Soldi fondamentali affinché i molti lavori avviati in questi anni possano vedere il proseguimento, come la complessa struttura di monitoraggio, le bonifiche (come ad esempio il lotto B dell’ex Piemontese), il rinnovo della convenzione con l’Asl Al e l’Arpa, il censimento e la bonifica del polverino o i contributi per le coperture in amianto cemento dei privati.
L’incontro è servito anche per fare il punto della situazione sulla discarica: «Il Ministero si è dimostrato particolarmente sensibile all’argomento e si è deciso di intraprendere un percorso comune e condiviso per individuare la soluzione migliore al problema tenendo nella dovuta considerazione le difficoltà economiche».
Tra i molti argomenti trattati c’è stato spazio anche per i complimenti: «Dal Ministero sono giunti i complimenti a tutto il personale comunale e degli enti coinvolti – ha concluso Vito De Luca – per il lavoro svolto in questi anni con un approccio metodico e preciso non sempre riscontrabile in tutte le altre realtà. Lo stesso ministero ha riconosciuto che sarebbe sconveniente e non coerente con la comune volontà non dare continuità al lavoro intrapreso su un progetto fondamentale per il territorio casalese».