Martedì 17 maggio 2011 alle ore 10,30, presso l’Aula Magna A.M. Dogliotti Centro Congressi “Molinette Incontra” dell’Azienda Ospedaliero - Universitaria San Giovanni Battista – Molinette di Torino (corso Bramante 88/90), si terrà l'incontro per festeggiare i pazienti che sono in trattamento di dialisi da più di 30 anni presso il Centro delle Molinette di Torino. La giornata nasce tra le iniziative proposte nel contesto della Giornata Mondiale del Rene, che si è tenuta a marzo scorso e che ha l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sul fatto che le malattie renali sono diffuse, pericolose, prevenibili e trattabili. Si tratta di un segno di riconoscimento ai 13 pazienti che hanno cominciato la dialisi alle Molinette oltre 30 anni fa e che nell'occasione riceveranno un bonsai ed una pergamena con una frase simbolica ed avranno l'opportunità di incontrare “i pionieri della dialisi” dell'epoca. La paziente che dializza da più tempo è una signora di 57 anni di Avigliana. Ha iniziato la dialisi ad agosto del 1968 in seguito ad insufficienza renale cronica ed ha effettuato un trapianto renale durato dal 1979 al 1985. Il paziente più anziano attualmente in emodialisi è un uomo di 93 anni. Dei pazienti “premiati” alcuni sono in attesa di trapianto, altri non hanno mai desiderato eseguirlo, altri non l'hanno mai eseguito per controindicazioni cliniche, altri ancora l'hanno eseguito ma dopo un certo numero di anni sono tornati in dialisi.
I primi trattamenti emodialitici cronici sono iniziati alle Molinette, tra i primi in Italia, nel maggio del 1967, utilizzando due apparecchiature che due pazienti si erano acquistati e che avevano affidato ad un gruppo di medici (Vercellone, Piccoli, Linari, Varese, Cavalli, Ragni), che in quei tempi si occupavano di malattie renali all'interno della Clinica Medica, diretta dal professor Giulio Cesare Dogliotti, poiché le Nefrologia non esisteva ancora. In questa fase pionieristica era una dialisi che durava 12 ore per seduta, veniva effettuata 2 o 3 volte alla settimana e talora era difficile da sopportare (crampi, abbassamenti di pressione, rotture dei filtri). Nessuno all'epoca si sarebbe mai immaginato che i risultati sarebbero stati così buoni. Invece lo furono ed i pazienti sopravvissero poi per decine di anni. Progressivamente il numero di pazienti aumentò di alcune unità e la diffidenza con la quale veniva inizialmente guardata questa terapia andò progressivamente dissipandosi, facendo anzi emergere drammaticamente negli anni '70 la sperequazione tra i posti dialisi disponibili e la richiesta di questo trattamento salvavita.
L'ospedale Molinette fece da apripista in quegli anni difficili, sostenendo una serie di approcci assolutamente innovativi per i tempi. Poiché i posti dialisi erano limitatissimi, si ricorse per la prima volta in Italia all'emodialisi domiciliare, un modo per curare i pazienti che in quegli anni era assolutamente rivoluzionario. Il centro di addestramento per questo tipo di dialisi innovativa era gestito dai medici delle Molinette ed utilizzava i locali messi a disposizione dal Sovrano Ordine Militare di Malta, vicino a Porta Palazzo, e permise in quegli anni di offrire ai pazienti possibilità di fare la dialisi anche se mancavano i posti in ospedale. Al fine di superare la sempre drammatica limitazione dei posti disponibili, nel 1973 venne inaugurato alle Molinette il primo Centro di emodialisi ad assistenza limitata, che trasferiva fuori dalle mura ospedaliere, in un alloggio cittadino in corso Vittorio angolo via San Francesco da Paola di proprietà del San Giovanni, la complessità di una sala dialisi.
Da allora è stato compiuto un lungo percorso con risultati insperati grazie ai quali oggi nel mondo vivono centinaia di migliaia di persone. L'ospedale Molinette dispone ora: 1) di una sala dialisi destinata ai pazienti cronici ambulatoriali ed ai pazienti in dialisi provenienti da altri centri per essere ricoverati nei vari reparti delle Molinette per necessità specialistiche (cardio, neuro, trapianti, chirurgia addominale, ecc.); 2) di una sala dialisi destinata ai pazienti trapiantati di rene che temporaneamente necessitano ancora di dialisi; 3) di una sala dialisi ad assistenza limitata presso i locali dell'ospedale San Vito. Nella stessa sede è operativo il centro di addestramento della dialisi domiciliare, che in questi ultimi anni è rimasto l'unico in Italia e che recentemente si è impegnato nell'attivazione di un servizio gemello presso l'ospedale San Luigi.
Alle Molinette nel 2010 sono state effettuate circa 17mila dialisi, distribuite nei 135 pazienti che attualmente afferiscono a questo Centro ed a quello del San Vito. Si dividono in 92 uomini e 43 donne con un'età media di 67,2 anni per i maschi e 62,6 anni per le femmine. Sono attivi i trattamenti domiciliari di 24 pazienti con l'intenzione di potenziare ulteriormente questa soluzione assistenziale nei prossimi anni. Inoltre sono state eseguite 1760 dialisi per pazienti in insufficienza renale acuta ed oltre 3000 per pazienti cosiddetti in transito nell'ospedale.