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Nelle settimane scorse la Giunta Comunale ha approvato l'analisi di rischio relativa agli stabilimenti ex OMA e Chimica Industriale, le due fabbriche rivaltesi chiuse ormai dal 2003 e oggetto, da allora, di uno dei più importanti processi di bonifica presenti nella nostra Provincia. Questo studio, che segue la messa in sicurezza d'emergenza e la caratterizzazione ed è propedeutica alla vera e propria bonifica, è lo strumento utilizzato per valutare, in via quantitativa e attraverso un modello matematico, i rischi per la salute umana connessi alla presenza di inquinanti nelle matrici ambientali (aria, suolo, acqua). In estrema sintesi lo studio fornisce le risposte alle seguenti domande:
- Quali tipi di problemi sulla salute umana possono essere causati dalla presenza di sostanze chimiche pericolose nel suolo e nelle acque di falda?
- Quali sono i fattori di stress ambientale a cui è esposta la popolazione, a quali livelli e da quanto tempo?
- Ci sono persone più sensibili a questi fattori a causa della loro età, condizioni di salute pre-esistenti, abitudini, sesso, ecc, o con una maggior probabilità di essere esposti a seconda di dove lavorano, dove giocano, cosa mangiano, ecc?
Le risposte a queste domande consentono quindi di capire quali sono i possibili rischi sulla salute umana e, allo stesso tempo, definiscono le priorità di intervento e le modalità di gestione delle aree inquinate.
Come potevamo immaginare i risultati non sono confortanti. I quasi 40 anni di attività dei due stabilimenti hanno lasciato come eredità un diffuso e consistente grado di contaminazione per un elevato numero di sostanze tossiche e cancerogene, fortunatamente concentrate prevalentemente all'interno del loro perimetro. Anche l'analisi di rischio ha confermato che la prima e più pericolosa fonte di potenziale inquinamento è la discarica della ex OMA, anche conosciuta come il “laghetto delle morchie”.
“Quest'area - commenta l'assessore all'Ambiente Sergio Muro - che è già stata interessata da un primo intervento di bonifica lo scorso anno, sarà interessata nel corso del 2011 da un nuovo interevento di bonifica in modo da completare l'asportazione dei rifiuti più pericolosi, eliminando così una potenziale fonte di inquinamento. Sempre nel corso del 2011, d'intesa con la Regione e la Provincia, si procederà a definire i futuri step di intervento, così da poter attingere ai contributi ministeriali e regionali necessari per completare la più importante opera pubblica che il Comune di Rivalta abbia mai realizzato”.