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Nei giorni in cui a Torino, Milano e nella stragrande maggioranza delle città della pianura Padana suona la campanella dell’allarme smog, Verbania tira le somme di un anno che, per quanto riguarda la concentrazione delle polveri sottili in atmosfera, registra dati meno favorevoli ma in un generale trend di contenimento e in una situazione di tranquillità. «Possiamo dire senza timore di smentita che l’aria di Verbania è pulita, almeno per quel che riguarda le polveri sottili – conferma l’assessore all’Ambiente, Luigi Airoldi –. L’inverno è sempre una stagione critica per il Pm10 perché all’inquinamento delle auto s’aggiunge quello degli impianti di riscaldamento domestici. Nei grandi centri questi problemi si stanno aggravando: da noi però la realtà è ben diversa e, soprattutto, i nostri valori sono ampiamente al di sotto dei
limiti di legge».
Nel 2010 appena concluso si sono verificati 14 superamenti della soglia giornaliera di 50 μg/m³, ben al di sotto dei 35 consentiti, limite che una volta valicato impone l’adozione di misure di prevenzione. «Non c’è un’emergenza – prosegue l’assessore all’Ambiente – e già questo è un dato positivo. Nel 2009 la situazione era stata migliore ma abbiamo pagato soprattutto alcuni fenomeni climatici circoscritti che si sono concentrati nel gennaio dell’anno scorso».
Guardando alla tabella che riepiloga i superamenti, infatti, si scopre che 11 su 14 si sono avuti tra il 16 e il 30 gennaio, segno di una situazione critica ma temporanea, poi risolta. «Per il resto i valori sono bassi o, addirittura, bassissimi – sottolinea Airoldi – e confermano la sostanziale qualità ambientale della nostra aria. Ricordo poi che la centrale, collocata nel quartiere Sant’Anna, non è molto distante dal polo chimico Acetati-Plastipack e rileva anche altri inquinanti. Questi, negli ultimi tempi, anche dopo la chiusura di Acetati, sono in netta diminuzione».
Per l’Ufficio Stampa
Massimo Parma