Business plan definitivo in una settimana e dichiarazioni d’interesse entro giugno: è questo il risultato del nuovo incontro per il centro di recupero delle apparecchiature elettroniche avvenuto questa mattina, 11 maggio, nella Sala Giunta del Comune di Casale Monferrato.
Il business plan è stato predisposto dalla Wrs Italia, ditta individuata da Lamoro (Langhe Monferrato Roero), la società consortile beneficiaria di un finanziamento sulla promozione di idee e strumenti per l’innovazione nel metodo organizzativo e di marketing in ambito interterritoriale.
Il piano è stato aggiornato secondo le indicazioni pervenute dal tavolo tecnico, che durante gli scorsi mesi si è ritrovato con l’obiettivo di fornire uno strumento operativo per la nascita di un centro di recupero e smaltimento dei Raee (Rifiuti Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche).
Se inizialmente si era pensato di rivolgere la propria attenzione ai soli frigoriferi, con l’ultima versione del business plan si è studiato un modello che permetta, con un investimento che potrebbe aggirarsi sui 4 milioni di euro, di gestire tutti i rifiuti elettronici (ad eccezione delle sole sorgenti luminose): freddo e clima, grandi bianchi, tv e monitor, e tutte le restanti apparecchiature.
Ora si passerà alla fase operativa: per venerdì prossimo, 20 maggio, il business plan sarà disponibile per le associazioni di categoria e i possibili investitori. A quel punto si raccoglieranno, fino al termine del mese di giugno, le dichiarazioni d’interesse.
«Agli imprenditori interessati a questo importante progetto – ha spiegato il sindaco Giorgio Demezzi – l’Amministrazione comunale darà pieno appoggio, perché crediamo fermamente che questo investimento possa essere un primo passo verso il rilancio della città. Per questo motivo avremmo anche già individuato un’area idonea da 13 mila metri quadrati in zona industriale che potrebbe rispondere alle esigenze di un’azienda di recupero dei Raee».
Casale Monferrato è inoltre una zona molto appetibile per questo tipo di azienda: è vicina all’autostrada, le aziende del freddo potrebbero avere interessi diretti per creare una filiera e, per le ditte provenienti da altre Regioni, si potrà accedere ad interessanti finanziamenti regionali.